The ECJ has been enlarging the scope of its potestas iudicandi in CFSP matters, well beyond the limits laid down in Articles 24(1) second subpara. TEU and 275 first subpara. TFEU. The ECJ’s systematic argument – i.e., such provisions are exceptions to the general rule laid down in Article 19 TEU and therefore should be narrowly interpreted – raises doubts. In fact, under the Lisbon reform, CFSP and EU law are distinct, uneven regimes, each governed by its own principles and possessing its own scope. Thus, the limited competence expressly conferred to the Union judges in the CFSP matters replaces Article 19 TEU and can hardly be interpreted as a derogation to the latter. In addition, the power to adjudicate in CFSP matters should be construed bearing in mind the complementary role of national judges, a principle on which the Union judiciary system is founded (Article 274 TFEU.

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La Corte di giustizia sta ampliando la portata della sua iurisdictio in materia di PESC, ben oltre i limiti stabiliti dagli articoli 24, par. 1, secondo comma, TUE e 275, primo comma, TFUE. L’argomentazione sistematica della Corte (tali disposizioni costituiscono eccezioni alla regola generale stabilita dall’art. 19 TUE e, pertanto, devono essere oggetto di interpretazione restrittiva) pone dubbi. In effetti, con la riforma di Lisbona, la PESC e gli altri settori di competenza dell’Unione sono regimi distinti e disomogenei, ciascuno dei quali è regolato da regole proprie e possiede un proprio ambito di applicazione: la competenza limitata espressamente conferita ai giudici dell’Unione in tema di PESC sostituisce l’art. 19 TUE e difficilmente può essere interpretata come una deroga a quest’ultimo. Inoltre, il potere di giudicare in materia di PESC dovrebbe essere ricostruito tenendo conto del ruolo complementare assegnato dai Trattati ai giudici nazionali, principio sul quale si fonda il sistema giudiziario dell’Unione (articolo 274 TFUE).

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