L’accesso alla giustizia ambientale da parte delle ong nel quadro giuridico dell’unione europea alla luce della prassi recente

Nel quadro giuridico dell’Unione europea, le ONG contribuiscono alla legittimazione democratica delle attività di policy decision-making delle istituzioni dell’Unione anche nel settore ambientale. Tuttavia, in materia di accesso alla giustizia continuano a pesare i ben noti limiti posti per i ricorrenti non privilegiati, questione quest’ultima storicamente complessa, rispetto alla quale i recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali non hanno mancato di evidenziare ulteriori profili critici. Partendo da queste considerazioni, il contributo offre, da un lato, un’analisi critica delle principali novità introdotte nel riformato Regolamento di Aarhus e, dall’altro, una riflessione sui limiti del rinvio pregiudiziale di validità quale strumento di garanzia del sistema di tutela giurisdizionale in materia ambientale dell’UE.

In the EU legal framework, NGOs contribute to the democratic legitimacy of the Union’s policy and decision-making activities, including those in the environmental field. However, with regard to access to environmental justice, the well-known limitations for non-privileged applicants remain. On the basis of these considerations, the contribution provides, on the one hand, a critical analysis of the main innovations introduced in the reformed Aarhus Regulation and, on the other one, a reflection on the limits of preliminary ruling as a means for guaranteeing of the EU system of judicial protection in environmental matters.

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