Il criterio di “equivalenza verticale” in caso di applicazione e interpretazione del diritto nazionale da parte delle istituzioni UE nel contesto dell’unione bancaria

Abstract

Il contributo si interroga sulle implicazioni rispetto all’obbligo di leale cooperazione ex art. 4 par. 3 TUE, della previsione di cui all’art. 4 par. 3 del Regolamento (UE) 1024/2013. Con questa norma sono infatti conferiti ad un’istituzione dell’Unione (la BCE) il potere e la responsabilità di applicare il diritto nazionale, delineandosi così, in quello specifico contesto, una relazione affatto particolare tra primato ed obblighi di interpretazione conforme, che rileva anche ai fini del c.d. “criterio di equivalenza verticale”.

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The paper deals with the implications of the duty of sincere cooperation (laid down in article 4 para. 3 TEU) of the provision of art. 4 para. 3 of Regulation (EU) 1024/2013. This provision confers on an institution of the Union (the ECB) the power and responsibility to apply national law, thus establishing, in that specific context, a very special relationship between primacy and obligations of consistent interpretation, which matters also from the perspective of the so called “criterion of vertical equivalence”.

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