I diritti degli animali in Europa: una questione di moralità, religione e diritto

 

Abstract

Il rapporto tra diritti degli animali, moralità, religione e diritto rappresenta una questione complessa nel panorama europeo. Storicamente considerati oggetti di diritto, gli animali stanno gradualmente acquisendo uno status di soggettività, grazie a normative come l’art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, che li riconosce quali esseri senzienti. Tuttavia, permane una tensione tra la protezione del benessere animale e la libertà religiosa, come evidenziato nei casi di macellazione rituale. Sentenze recenti, sia della Corte di Giustizia dell’UE che della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, hanno sottolineato l’importanza del benessere animale come parte della moralità pubblica. In parallelo, il progresso scientifico, con tecnologie come la carne coltivata, solleva nuove questioni etiche e giuridiche. La sfida futura sarà integrare diritti degli animali, diritto ambientale e diritti umani in un approccio olistico, come riflesso nell’introduzione della tutela degli animali nella Costituzione italiana.

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The relationship between animal rights, morality, religion and law is a complex issue in the European landscape. Historically considered as objects of law, animals are gradually acquiring a subjective status, thanks to regulations such as Article 13 of the Treaty on the Functioning of the European Union, which recognises them as sentient beings. However, a tension remains between the protection of animal welfare and religious freedom, as evidenced in ritual slaughter cases. Recent rulings by both the EU Court of Justice and the European Court of Human Rights have emphasised the importance of animal welfare as part of public morality. In parallel, scientific progress, with technologies such as cultured meat, raises new ethical and legal questions. The future challenge will be to integrate animal rights, environmental law and human rights in a holistic approach, as reflected in the introduction of animal protection in the Italian Constitution.

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