Visti di ingresso ed esclusione del preavviso di rigetto. Ragioni di efficienza o compressione dei diritti?

Con decreto-legge 11 ottobre 2024, n. 145, il legislatore italiano ha escluso l’applicazione del c.d. preavviso di rigetto per i procedimenti relativi ai visti di ingresso e per quelli concernenti il rifiuto e la revoca del permesso di soggiorno in conseguenza della revoca del visto di ingresso. Tale novella priva gli amministrati di un fondamentale requisito di partecipazione procedimentale senza una ragione di particolare pregio. Una simile esclusione appare infatti una sbavatura da un punto di vista sistematico e irragionevole da un punto di vista sostanziale, pregiudicando in concreto l’applicazione di un istituto generale del procedimento amministrativo e delle sue molteplici funzioni di garanzia.

 Per visualizzare l’articolo, clicca qui.

By Decree-Law No. 145 of October 11, 2024, the Italian legislature excluded the application of the so-called rejection notice for entry visa proceedings and those concerning the refusal and revocation of a residence permit as a result of the revocation of an entry visa. Such a novelty deprives the individuals of a fundamental procedural participation requirement in administrative procedures without any particularly valuable reason. Indeed, such an exclusion appears to be a smear from a systemic point of view and unreasonable from a substantive point of view, concretely undermining the application of a general institution of the administrative procedure and its multiple functions of guarantee

To read the full article click, here.