The ESM Pandemic Crisis Support Facility: Fallen into Oblivion?
To counterbalance the economic and social effects of the Covid-19 pandemic crisis, the European Union has predisposed a far reaching plan for support and recovery. One of the distinguishing features of this plan is the Pandemic Crisis Support facility. Under this facility, the European Stability Mechanism is enabled to provide resources without macroeconomic conditionality in favour of direct and indirect healthcare, cure and preventionrelated to the COVID-19 crisis. This facility will be available until the end of 2022. So far, none of the Euro countries has resorted to it. On the one hand, the necessity to have recourse to this facility is superseded by the resources available under the National Recovery and Resilience Plans. On the other hand, the absence of macroeconomic conditionality questions the compatibility of the facility with the ESM and EU Treaties and threats its operation.
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Per controbilanciare gli effetti economici e sociali causati dalla crisi pandemica del Covid-19, l’Unione Europea ha predisposto un piano di ampio respiro per il sostegno e la ripresa. Uno dei tratti distintivi di questo piano è la Pandemic Crisis Support facility. In base a questo canale finanziario, il Meccanismo Europeo di Stabilità è autorizzato a fornire risorse senza condizionalità macroeconomiche a favore dell’assistenza sanitaria, della cura e della prevenzione diretta e indiretta legate alla crisi del COVID-19. Questo canale sarà disponibile fino alla fine del 2022. Finora, nessuno dei paesi dell’Eurozona vi ha fatto ricorso. Da un lato, la necessità di attingere alle risorse della facility è superata dalle risorse disponibili nell’ambito dei Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza. D’altro lato, l’assenza di condizionalità macroeconomiche mette in discussione la compatibilità dello strumento con il MES e i Trattati dell’UE e ne minaccia il funzionamento.
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