Se Frontex vigilerà sulle nostre frontiere, chi vigilerà su Frontex? Una lettura combinata delle conclusioni degli Avvocati Generali della Corte di Giustizia dell’Unione europea nei casi Hamoudi contro Frontex e WS e altri contro Frontex

Il presente contributo è finalizzato ad individuare gli ostacoli dei richiedenti asilo/vittime di espulsioni collettive (pushback) nell’accesso alla giustizia, in particolare, nell’ambito del ricorso per responsabilità davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea.
I casi attualmente sotto al vaglio della Corte di Giustizia sono Hamoudi contro Frontex (C-136/24 P) e WS e altri contro Frontex (C-179/23 P). Infatti, in seguito alle decisioni di rigetto da parte del Tribunale dell’Unione europea, i rispettivi ricorrenti hanno proposto impugnazione, e nei prossimi mesi i giudici di Lussemburgo saranno tenuti ad esprimersi sui motivi delle parti, orientati dalle osservazioni degli avvocati generali Norkus (Hamoudi c. Frontex) et Ćapeta (WS e altri c. Frontex). Delle recenti conclusioni degli A.G. in materia di responsabilità per danni di Frontex, si analizzeranno in particolare gli istituti di diritto inerenti all’inversione dell’onere della prova del danno lamentato, e alla responsabilità concorrente tra Stato membro e Agenzie UE per quanto concerne l’esistenza del nesso causale tra condotta e danno. Al termine dell’analisi, ci si propone di evidenziare l’esigenza di protezione del diritto ad un ricorso effettivo per le vittime, il rischio di impunità legato alla violazione degli obblighi di Frontex, nonché il ruolo del dialogo tra Corti sovranazionali nella risoluzione dei casi di pushback.

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The purpose of this contribution is to identify the obstacles of asylum seekers/victims of collective expulsions (pushbacks) in accessing justice, in particular, in the context of actions for damages before the Court of Justice of the European Union.
The cases currently before the Court of Justice are Hamoudi v. Frontex (C-136/24 P) and WS and Others v. Frontex (C-179/23 P). Indeed, following the dismissal decisions by the General Court of the European Union, the claimants have lodged appeals, and in the upcoming months the judges in Luxembourg will rule on the parties’ pleas, following the observations of Advocates General Norkus (Hamoudi v. Frontex) and Ćapeta (WS and Others v. Frontex).
In particular, focus will be set on the analysis of the reversal of the burden of proof, in order to prove the damage, and on the concurrent liability of the Member State and EU Agencies as regards the existence of a causal link between conduct and damage. At the end of the analysis, an attempt will be made to highlight the need for protection of the right to an effective remedy for victims, the risk of impunity linked to the violation of Frontex obligations, and the role of dialogue between supranational Courts in the resolution of pushback cases.

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