Problemi di attuazione dell’accordo di associazione UE-Regno Unito con riferimento alla mobilità delle persone fisiche

La mobilità delle persone tra UE e Regno Unito, ormai Stato terzo, deve essere inquadrata nella politica di immigrazione. L’accordo sugli scambi e la cooperazione contiene un capo dedicato alla mobilità temporanea delle persone fisiche nell’ambito della prestazione di servizi. Benché non dotate di effetto diretto, le disposizioni rilevanti dell’accordo impongono alle parti obblighi dotati di una certa precisione, relativi all’ingresso, al soggiorno e al trattamento di alcune categorie di persone. Dopo aver ricostruito il contenuto, il presente contributo analizza la legislazione dell’Unione in tema di immigrazione per comprendere se e come può essere assicurata l’attuazione di tali obblighi. Considerazione particolare sarà dedicata alla direttiva 2014/66 sui trasferimenti intrasocietari, che ben potrebbe costituire attuazione almeno di alcuni degli obblighi.

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The mobility of people between the EU and the UK, now a third state, must be framed in immigration policy. The trade and cooperation agreement contains a chapter dedicated to the entry and temporary stay of natural persons for business purposes. While devoid of direct effect, the relevant provisions of the agreement impose on the parties obligations with some precision relating to the entry, stay and treatment of certain categories of persons. After having reconstructed the content of these obligations, this contribution analyzes the Union legislation on immigration to understand if and how the implementation of these obligations can be provided for. Particular attention will be given to Directive 2014/66 on intra-corporate transfers, which could very well constitute the implementation of at least some of these obligations.

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