Pienamente operativo il trasferimento parziale della competenza pregiudiziale della Corte di giustizia al Tribunale

Nelle precedenti segnalazioni del  26 agosto e del 2 settembre si dava conto della “riforma” ovvero delle modifiche introdotte allo statuto della Corte di giustizia, ai regolamenti di procedura della Corte e del Tribunale. Si ricordava anche che il 1 ottobre (ai sensi dell’art. 2, par. 1 del regolamento 2024/2019) sarebbe avvenuto il trasferimento parziale della competenza pregiudiziale dalla Corte al Tribunale.

Il comunicato stampa della Corte n. 154/24 opportunamente ricorda l’avvenuto trasferimento, così come ricorda che “Per motivi di certezza del diritto e di celerità, tutte le domande di pronuncia pregiudiziale continueranno ad essere presentate alla Corte di giustizia, che procederà ad un’analisi preliminare del loro oggetto, ma, non appena svolta tale analisi, le domande che rientrano esclusivamente in una o più materie specifiche previste dall’articolo 50 ter, primo comma, dello statuto  saranno trasferite al Tribunale”.

I giudici nazionali, dunque, dal 1 ottobre continuano a rivolgersi alla Corte: qualche incertezza invero si è manifestata a seguito di una non corretta informazione fornita da alcuni media, sia sulle date (il regolamento di modifica dello statuto è entrato in vigore il 1 settembre, data diversa da quella del trasferimento parziale), sia sulle modalità di trasmissione delle domande (alla Corte, non già “anche” o “solo” al Tribunale nelle materie di competenza). Una nuova versione delle “Raccomandazioni ai giudici nazionali” che, come si è scritto nella segnalazione del 26 agosto, assumono nuove responsabilità, sarà a brevissimo disponibile sul sito internet Curia, oltre che in questa rivista.


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