Lo jus cogens nell’Unione europea: un vincolo assoluto?
Il presente contributo è diretto a esaminare il complesso rapporto tra le norme imperative del diritto internazionale generale (jus cogens) e l’ordinamento dell’Unione europea, al fine di valutare in che misura i principi inderogabili trovino riconoscimento, applicazione e tutela all’interno di un sistema dotato di autonomia istituzionale e normativa. In particolare, l’indagine si concentra sulle norme di jus cogens relative al diritto di autodeterminazione dei popoli, al divieto dell’uso della forza e all’ampia categoria dei diritti umani, in quanto ambiti nei quali il contenuto cogente del diritto internazionale ha trovato un grado più elevato di consolidamento e di riconoscimento nella prassi e nell’elaborazione giurisprudenziale delle istituzioni dell’Unione europea.
Vengono inoltre messe in luce alcune criticità che emergono in settori particolarmente sensibili, quali la politica migratoria e la tutela dell’ambiente, settori nei quali la definizione di principi cogenti è ancora in via di progressivo consolidamento sul piano del diritto internazionale generale. Alla luce di tali considerazioni, il contributo mette in rilievo la funzione dinamica dell’Unione europea quale attore normativo capace non solo di consolidare e garantire il rispetto dei precetti cogenti già esistenti, ma anche di orientare e promuovere l’evoluzione di nuove norme di carattere imperativo.
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This paper aims to examine the complex relationship between the peremptory norms of general international law (jus cogens) and the legal order of the European Union, in order to assess the extent to which these non-derogable principles are recognized, applied, and protected within a system endowed with institutional and normative autonomy. In particular, the investigation focuses on the jus cogens norms relating to the right to self-determination of peoples, the prohibition of the use of force, and the broad category of human rights, as these are areas where the peremptory content of international law has achieved a higher degree of consolidation and recognition in the practice and jurisprudence of the European Union institutions.
The paper also highlights certain critical issues emerging in particularly sensitive sectors, such as migration policy and environmental protection, areas in which the definition of peremptory principles is still progressively consolidating within general international law. In light of these considerations, the contribution underscores the dynamic function of the European Union as a normative actor capable not only of consolidating and ensuring respect for existing peremptory norms, but also of guiding and promoting the evolution of new norms of an imperative character.
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