L’influenza del diritto dell’Unione europea sulla sicurezza nazionale: l’art. 4, par. 2, TUE alla prova della recente giurisprudenza UE tra l’altro in materia di privacy

Attraverso l’analisi della recente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea tra l’altro in materia di protezione dei dati personali (SpaceNet, VD e SR, G.D., La Quadrature du Net, Privacy International, Schrems II,  B. v. Latvia and B.K. v. Slovakia), il presente articolo è volto ad indagare l’ambito di applicazione dell’articolo 4, par. 2, TUE, il quale, in modo atipico per i trattati, assegna la sicurezza nazionale alla competenza degli Stati membri. Si tratta, in particolare, di comprendere se il diritto UE – è in particolare quello inerente la protezione dei dati personali (GDPR e direttiva e-privacy) – possa influire sulle iniziative anche legislative dei paesi membri in materia di sicurezza nazionale (ad es., quanto all’uso che i servizi di intelligence dei paesi membri possono fare dei dati personali raccolti e conservati nella UE per motivi commerciali al fine per l’appunto di salvaguardare la sicurezza dello Stato ), nonché, in caso di esito positivo, quale tipo di controllo possa essere esercitato dal sistema comune su quelli interni. L’applicazione dei tradizionali principi UE di proporzionalità e necessità potrebbe non essere adeguata al caso di specie.

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Through the analysis of the recent case-law of the CJEU (in particular SpaceNet, VD e SR, G.D., La Quadrature du Net, Privacy International, Schrems II, B. v. Latvia and B.K. v. Slovakia) the present article aims at better understanding the scope and meaning of Article 4, par. 2, TUE. On that basis, it assesses if, and to which extent, EU law – and in particular EU data protection law (GDPR and e-privacy directive) – can affect the activities of Member States in the field of national security.

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