L’attuazione del PNRR italiano: spunti di riflessione sull’architettura euro-nazionale in materia (anche se per riflettere c’è ben poco tempo ormai)
Da pochi giorni Commissione europea e poi Consiglio ECOFIN dell’UE hanno approvato il PNRR italiano, che è così entrato nella sua fase attuativa: fino al 2026 e oltre (per i contenuti del Piano non limitati all’iniziativa Next Generation EU). L’Italia si sta attrezzando per mettere in campo quasi sessanta riforme normative, affidando a soggetti attuatori circa duecento progetti finanziati, ripartiti fra le sei “missioni” individuate dall’Unione. Sul fronte del quadro normativo europeo, unitamente alle altre tante disposizioni che vanno a comporre il complesso mosaico sulla protezione degli interessi finanziari dell’Unione, rispetto all PNRR l’Italia deve particolarmente darvi attuazione avendo a riferimento due “pilastri” normativi, costituiti, l’uno, dal regolamento UE 2020/2092, che áncora al rispetto dello Stato di diritto l’erogazione in via generale di risorse finanziarie europee a ciascuno Stato membro (cd. regolamento “condizionalità”); l’altro, dal regolamento UE 2021/241, che dispone i criteri per una «sana governance economica» (art. 10) con specificazioni stabilite negli artt. da 19 a 22. Sul fronte interno italiano un’impresa come quella rappresentata dal PNRR deve essere governata in modo stringente in tutte le sue diverse fasi, al fine di garantirne il successo tenendo fra l’altro conto dei termini temporali ravvicinati di conclusione per i finanziamenti derivanti da NextGenerationEU, a cui il Piano fa riferimento. Tuttavia, già al momento del suo avvio in Italia si rilevano varie questioni circa: 1) le necessarie misure di semplificazione dei procedimenti di affidamento di contratti pubblici, in funzione di rendere possibile l’attuazione rapida del PNRR… 2)… con adeguata efficienza…3)…nonché efficacia da parte del sistema pubblico di attuazione del Piano; 4) contrastando pratiche corruttive, e più in generale di cattiva amministrazione, 5) mediante un sistema di governance del PNRR…6)…che coinvolga pure i privati cittadini e le associazioni esponenziali di loro interessi … 7) … stabilendo anche per il futuro criteri condivisi di adeguata valutazione delle politiche pubbliche.
A few days ago the European Commission and the EU ECOFIN Council approved the Italian NPRR, which thus enters its implementation phase, up to 2026 and beyond (in relation to the contents of the Plan, not just the NextGenerationEU initiative). Italy is preparing to implement almost sixty legislative reforms, entrusting the implementing bodies with about two hundred projects, divided among the six “missions” identified by the Union. As regards the EU regulatory framework, together with the many other provisions that make up the complex mosaic on the protection of European financial interests, Italy must implement it for the NPRR in particular with reference to two regulatory “pillars”: the first one, established by the EU regulation 2020/2092, links the general disbursement of European financial resources to each Member State to compliance with the rule of law (the so-called “conditionality regime”); the second one, established by EU regulation 2021/241, links the disbursements to the criteria of “sound economic governance” (articles 10, 19-22). As regards the Italian regulatory framework, an undertaking such as the one represented by the NPRR must be rigorously regulated in all its different phases, in order to guarantee its success, taking into account, among other things, the short duration of the loans deriving from NextGenerationEU, to which the Plan refers. However, already at the time of its launch in Italy, several problems emerged, in particular concerning: 1) the measures necessary to simplify public procurement procedures, in order to make possible the rapid implementation of the NPRR … 2) . .. with adequate efficiency … 3) … in addition to the effectiveness of the implementation of the NPRR given by the public system, 4) ensuring the fight against corruption and maladministration, 5) through a governance system of the NPRR … 6) … also involving private citizens and civil society associations … 7) … establishing shared criteria for the adequate evaluation of public policies also for the future.
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