La direttiva dell’Unione europea sulle armi da fuoco in una recente sentenza della Corte di giustizia
Questo articolo prende in esame una recente sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea che ha respinto un ricorso d’annullamento proposto dalla Repubblica ceca, il quale aveva ad oggetto la direttiva UE 2017/853 relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi da fuoco. Il contributo si sofferma sull’interpretazione che la Corte ha dato in questa pronuncia ai principi di attribuzione, proporzionalità e non discriminazione, nonché al diritto di possedere armi da fuoco nell’Unione alla luce del diritto di proprietà sancito nella Carta dei diritti fondamentali. L’analisi mostra che in questa sentenza la Corte, a proposito della disciplina sul controllo delle armi da fuoco contenuta nella direttiva UE 2017/853, ha confermato una posizione già espressa in passato in alcune sue pronunce relative ai prodotti del tabacco. In particolare, questo orientamento giurisprudenziale della Corte evidenzia gli ampi spazi di armonizzazione che l’art. 114 TFUE offre al legislatore comunitario nel bilanciamento tra gli obiettivi del mercato interno e la tutela di interessi generali dell’Unione (sicurezza, contrasto del terrorismo internazionale e del crimine organizzato transnazionale). L’importanza conferita al perseguimento di interessi generali dell’Unione emerge anche in un altro passaggio fondamentale della sentenza sottolineato in questo contributo in cui la Corte, nel valutare il divieto di alcuni tipi di armi da fuoco nella direttiva UE 2017/853, ha attribuito un peso preminente alla sicurezza dei cittadini dell’Unione rispetto al diritto di proprietà sancito dalla Carta dei diritti fondamentali.
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This article examines a recent judgment of the EU Court of Justice which dismissed the action of the Czech Republic for annulment of EU Directive 2017/853 on control of the acquisition and possession of weapons. This contribution focuses on the Court’s interpretation in this ruling of the principles of conferral of powers, proportionality and non-discrimination, and the right to own firearms in accordance with the right to property enshrined in the Charter of fundamental rights. The analysis points out that in this judgment, with reference to the legal discipline on firearms’ control embodied in Directive 2017/853, the Court maintained a position already affirmed in its most relevant precedents dealing with the products of tobacco. According to this jurisprudence the EU legislator, thanks to the broad harmonization function of art. 114 TFEU, benefits from a wide margin of discretion in balancing the objectives of the internal market and the protection of EU general interests (security, fight against terrorism and transnational organized crime). The protection afforded to EU general interests also emerges in another crucial point of this judgment highlighted in this study in which the Court, in assessing the prohibition of some specific types of firearms imposed by Directive 2017/853, attributes a predominant value to the security of EU citizens as compared to the right to property established in the Charter of fundamental rights.
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