International Human Rights Law in the EU Global Human Rights Sanctions Regime

Abstract

This article aims to examine the EU Global Human Rights Sanctions Regime from the perspective of international law and, in particular, assess the place of international human rights law therein. Indeed, it seeks to answer the following question: Is this regime meant and has it been used in practice as an instrument to enforce international human rights rules by reacting to their alleged violation or rather as a foreign policy tool aiming at influencing other States/actors conducts? The relevance of this question is evident in light of the general debate on whether unilateral sanctions are only lawful under international law insofar as they qualify as either retorsions or lawful countermeasures. Thus, by a thorough examination of the acts establishing the sanctions regime at hand, as well as the restrictive measures taken so far in its context, the article will determine whether said measures can be considered as reactions to violations of international human rights rules – hence, provided that all other relevant conditions are met, lawful countermeasures.

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Il presente contributo si propone di esaminare il regime globale di sanzioni dell’Unione europea in materia di diritti umani nella prospettiva del diritto internazionale e, in particolare, verificare quale sia il ruolo delle norme internazionali sui diritti umani. L’articolo, infatti, intende rispondere alla seguente domanda: con il regime sanzionatorio in esame, l’Unione mira ad assicurare il rispetto delle norme internazionali in materia di diritti umani reagendo a presunte violazioni di tali norme da parte di Stati terzi o attori non statali o, piuttosto, ha voluto creare un nuovo strumento di politica estera che potesse influenzare la condotta di tali Stati/attori indipendentemente dalla presunta violazione di queste norme? La rilevanza della questione è evidente laddove si consideri il noto dibattito sulla conformità delle sanzioni unilaterali al diritto internazionale e, in particolare, le tesi che ne condizionano la liceità all’eventualità che queste siano qualificabili come ritorsioni o come contromisure lecite. Così, esaminando tanto gli atti che istituiscono il regime sanzionatorio in parola quanto le misure restrittive adottate finora, l’articolo stabilirà se tali misure possano essere considerate come reazioni a violazioni delle norme internazionali dei diritti umani e dunque, purché alcune altre condizioni siano soddisfatte, contromisure lecite.

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