Il trattenimento off-shore negato: prime note sull’ordinanza del Tribunale di Roma, con uno sguardo al futuro

ABSTRACT (ita)

I provvedimenti con i quali il Tribunale di Roma ha annullato il trattenimento di più cittadini bangladesi ed egiziani nei centri predisposti dalle autorità italiane in Albania, hanno causato fortissime reazioni da parte del mondo politico, visto che hanno posto in discussione un’azione che potrebbe caratterizzare il futuro della politica nazionale ed europea sulla migrazione, con un ulteriore passo verso l’esternalizzazione di parte della procedura d’asilo.

Il contributo analizza le decisioni dei giudici alla luce della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea nella causa C-406/22, della direttiva qualifiche e della direttiva procedure, con attenzione alla giurisprudenza sviluppatasi in Italia nell’ultimo periodo.

L’ultima parte prospetta gli scenari che si potrebbero verificare, anche alla luce delle recenti scelte normative compiute dal governo italiano.

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ABSTRACT (eng)

The decisions by which the Tribunale di Roma (Court of First Instance in Rome) annulling the detention orders of multiple Bangladeshi and Egyptian citizens in the centres set up by the Italian authorities in Albania stirred up the political world, as they questioned a potential trend of the European migration policy towards the externalisation of asylum procedures.

This contribution analyzes these decisions in light of the judgment of the Court of Justice of the European Union in Case C-406/22; the Qualification Directive and the Procedures Directive; with attention to the jurisprudence developed in Italy in the last months.

The last part outlines potential scenarios in light of the recent legislative choices made by the Italian government.

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