Giovanni De Cristofaro (a cura di), Pratiche commerciali, diritti dei consumatori e contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali, Pacini Editore, Pisa, 2025, pp. X-262
Nel diritto dell’Unione europea, la tutela dei consumatori non è semplicemente un insieme di norme tecniche, ma un vero e proprio pilastro attraverso il quale l’Unione intende plasmare un mercato interno equo e trasparente. In particolare, incarnano questa visione le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE, rispettivamente note come “Direttiva sulle pratiche commerciali sleali” e “Direttiva sui diritti dei consumatori”, le quali pongono le basi per un’armonizzazione “massima” delle normative nazionali in materia. Queste direttive non si limitano a regolare i comportamenti scorretti o a dettagliare obblighi informativi: esse rappresentano il nòcciolo di un approccio normativo che mira a riequilibrare il rapporto tra professionisti e consumatori, responsabilizzando questi ultimi, fornendo loro i diritti e le informazioni necessarie per agire nel proprio interesse, compensando la vulnerabilità e debolezza commerciale che li caratterizza di regola, laddove queste impediscano loro di tutelare i propri diritti, i propri interessi e la propria sicurezza. L’evoluzione delle dinamiche di produzione, vendita e consumo, unita alla crescente rilevanza delle preoccupazioni ambientali nelle politiche dell’Unione, ha poi imposto al legislatore europeo un ripensamento profondo del quadro normativo, attento alle evoluzioni del mercato digitale, da un lato, e alle ambizioni delineate in tema di sostenibilità nel Green Deal europeo e nel Piano d’azione per l’economia circolare, dall’altro lato. Questi due aspetti sono stati la ragione di un importante aggiornamento delle due direttive succitate, operato dal legislatore dell’UE attraverso le direttive UE 2019/2161, 2023/2673 e 2024/825.
Il volume Pratiche commerciali, diritti dei consumatori e contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali, curato per i tipi di Pacini Editore da Giovanni De Cristofaro (ordinario di Diritto Privato presso l’Università degli Studi di Ferrara) e pubblicato nel gennaio 2025 in formato cartaceo, è il più recente e completo commento dedicato proprio ai testi delle direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE, aggiornato, peraltro, alle recentissime modificazioni operate dal legislatore dell’UE tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, la cui trattazione rende il volume uno strumento all’avanguardia, in grado di rispondere alle esigenze di comprensione di un contesto normativo in continuo mutamento.
Il titolo dell’opera racchiude in sé i tre pilastri fondamentali su cui si fonda il diritto dei consumatori nell’Unione europea, a compendio dell’ampio ambito di applicazione e della natura integrata delle due direttive. Il curatore così evidenzia come esse contribuiscano, in maniera sinergica, a creare un quadro normativo armonizzato, che tutela i consumatori contrastando le pratiche commerciali che inducono in errore il consumatore o lo pongono in una posizione di svantaggio rispetto ai professionisti e che stabilisce i diritti fondamentali dei consumatori, anche rispetto ai contratti stipulati senza la presenza fisica del consumatore (ad esempio, tramite internet o telefonicamente) o quelli conclusi fuori dai locali commerciali, dove la parte debole (il consumatore) potrebbe essere maggiormente esposta a pratiche scorrette.
Ciò rende il commentario articolo per articolo non solo uno strumento di analisi normativa, ma anche un valido riferimento per comprendere come queste norme si intreccino per garantire una protezione uniforme in tutto il mercato interno europeo. Lo fa anche e soprattutto proponendo una sistematica esposizione della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, consolidatasi in lunghi anni e attraverso numerosi casi citati dal curatore più e più volte in corrispondenza delle singole disposizioni interessate dalla medesima pronuncia.
L’opera si inserisce in una collana che ha l’obiettivo di offrire ai lettori la possibilità di consultare in forma organica i testi delle direttive e dei regolamenti che concorrono a comporre il diritto dei contratti dei consumatori dell’Unione europea. In particolare, la collana – che riunisce testi normativi attualmente vigenti, raccolti ed ordinati secondo un criterio sistematico basato sul loro ambito di applicazione – dedica i primi due volumi, compreso quello qui recensito, agli atti normativi di portata “generale”, mentre i successivi affrontano le discipline settoriali (volumi 3-7) e gli aspetti internazionalprivatistici e di enforcement (volume 8).
L’opera si suddivide in due sezioni principali, ciascuna dedicata a una delle direttive oggetto di commento. Per ogni articolo, il commentario offre una doppia prospettiva: innanzitutto, ricostruisce il contesto e le motivazioni che hanno portato all’adozione della disposizione, evidenziando i “considerando” più rilevanti che ne illustrano la ratio; successivamente, arricchisce l’analisi del testo normativo con le argomentazioni e le massime estrapolate dalle pertinenti sentenze interpretative della Corte di giustizia, fornendo così i parametri ermeneutici essenziali per la sua applicazione.
L’integrazione sistematica della giurisprudenza della Corte di giustizia, sempre richiamata con meticolosa precisione e in abbondanza (sono oltre cinquecento, complessivamente, i richiami alle diverse pronunce) rispetto a tutti gli aspetti via via oggetto di esame, rappresenta senza dubbio uno degli aspetti più preziosi del volume.
La materia dei contratti dei consumatori nel diritto dell’Unione europea rappresenta un settore caratterizzato da una complessità normativa costantemente crescente, rispetto alla quale l’interpretazione giurisprudenziale della Corte di giustizia assume un ruolo fondamentale. Le sue pronunce non si limitano a chiarire il significato delle disposizioni normative, cosa già di per sé fondamentale, ma contribuiscono attivamente allo sviluppo del diritto europeo dei consumatori, fornendo criteri indispensabili per la riconduzione delle fattispecie concrete alla norma astratta e colmando eventuali lacune normative. Senza la conoscenza di questi orientamenti, l’interpretazione e l’applicazione delle norme europee in materia di contratti dei consumatori risulterebbero inevitabilmente incomplete e potenzialmente fuorvianti.
Delle sentenze citate vengono riportate non solo le massime, ma altresì le affermazioni e la sintesi delle argomentazioni più rilevanti e significative, agevolando la comprensione dei principi interpretativi elaborati dalla Corte senza l’onere di ricorrere necessariamente ad altri e più ampi commenti dottrinali.
L’approccio caratterizza tutto il volume e ben si apprezza specie rispetto alle questioni che più di recente hanno impegnato l’attenzione della Corte. Si pensi in particolare, seppur a titolo meramente esemplificativo, alla pronuncia in materia di pratiche commerciali relative a servizi finanziari, che non solo ha contributo all’ontologia del “consumatore medio”, quale concetto dinamico, ma ha anche definito i limiti del potere riconosciuto agli Stati membri di imporre nel settore finanziario obblighi più dettagliati o vincolanti di quelli previsti dalla direttiva 2005/29 (Corte giust. 15 novembre 2024, C-646/22); oppure alla sentenza in tema di sanzioni amministrative pecuniarie comminate dalla legislazione nazionale per la violazione del divieto di ricorrere a pratiche commerciali sleali, la cui compatibilità con l’art. 50 della Carta dei diritti fondamentali (Corte giust. 14 settembre 2023, C-27/22); oppure ancora alla decisione relativa alla garanzia commerciale (a vita) offerta dal professionista al consumatore che non si ritenga più soddisfatto dal bene acquistato (Corte giust. 28 settembre 2023, C-133/22).
Nel rispetto della medesima logica, non mancano nel testo i riferimenti agli orientamenti interpretativi della Commissione UE (contenuti, anzitutto, nelle due Comunicazioni del 29 dicembre 2021, recanti rispettivamente orientamenti sull’interpretazione e sull’applicazione della direttiva 2005/29/CE e della direttiva 2011/83/UE), che, pur non essendo formalmente vincolanti per gli Stati membri o per i giudici nazionali, rivestono un ruolo di guida e che contribuisce a una maggiore certezza del diritto e ad una applicazione uniforme delle direttive a livello nazionale.
Questo approccio rende il volume uno strumento fondamentale per chi deve operare nel campo della tutela dei consumatori, in quanto consente di individuare con chiarezza i margini di discrezionalità interpretativa e le linee guida operative adottate a livello sovranazionale.
Mancano invece riferimenti dottrinali, ma il taglio dell’opera consente di ritenere che essa costituirà un prezioso ed aggiornato strumento di approfondimento e guida specialmente per l’operatore del diritto (magistrato, avvocato e autorità nazionali chiamate ad applicare il diritto UE dei consumatori), cui il lavoro sembra rivolto in primis. L’assenza di ampie riflessioni di natura teorica si pone dunque in linea con la scelta di fondo di fornire un punto di riferimento pratico, costruito attorno a precisi e dettagliati orientamenti interpretativi, giurisprudenziali e non. Per queste caratteristiche il volume rappresenta un eccellente ausilio, capace di illustrare in maniera esauriente, ma affatto dispersiva, e, soprattutto concreta, sia il contenuto normativo che le dinamiche interpretative, la cui combinazione consente di affrontare con maggiore sicurezza le questioni controverse e le difficoltà applicative insite nelle disposizioni in questione.
Il volume è altresì un valido strumento anche per lo studioso in ambito accademico, che nel testo trova una ricostruzione sistematica della casistica pratica nonché i collegamenti applicativi tra i due atti (con riferimento, ad esempio, a certe nozioni come quella di “professionista” o a quella di “mercati online”) e tra i due atti e la copiosa disciplina speciale dettata rispetto a settori specifici del mercato unico (molto interessante, in tal senso, è la ricostruzione operata per coordinare l’applicabilità delle direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE con quella delle direttive in materia di forniture di gas e energia elettrica, nonché in materia di in materia di servizi finanziari). Per questa categoria di fruitori la consultazione di testi normativi commentati con la giurisprudenza della Corte non rappresenta semplicemente un’opzione metodologica, ma una necessità imprescindibile per una comprensione completa e approfondita della materia, che stimoli, inoltre, nello studioso una riflessione più ampia su un contesto materiale in cui la digitalizzazione e le esigenze ambientali stanno ridefinendo i parametri della tutela.
Un ultimo aspetto che merita attenzione è il riferimento alle modalità di recepimento a livello nazionale delle due direttive commentate. Il curatore, che già in passato ha dimostrato la sua sensibilità per questi aspetti, dedica una breve parte del volume proprio al riepilogo delle disposizioni interne di recepimento. Lo fa in modo sintetico, senza scendere nel dettaglio dei contenuti normativi, raggruppando gli Stati a seconda della collocazione della normativa di recepimento: a) Codice civile, Codice delle obbligazioni, Codice dell’economia; b) Codici del consumo e leggi generali sulla protezione dei consumatori; c) Leggi speciali.
L’approccio scelto dal curatore appare coerente. Poiché le direttive in questione mirano a un’armonizzazione “massima” e impongono ai singoli Stati membri di recepire il testo normativo in modo sostanzialmente uniforme – salvo eccezioni molto limitate – l’attenzione del commento si concentra esclusivamente sul testo UE e sulle relative interpretazioni giurisprudenziali, che sono gli strumenti chiave per garantire un’applicazione armonica a livello nazionale.
In conclusione, il volume occupa senz’altro uno spazio nuovo nell’editoria specializzata, coniugando l’analisi normativa e giurisprudenziale in maniera sinergica e puntuale. La sua capacità di fornire una visione sistematica e aggiornata delle direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE, unitamente alle modifiche più recenti, lo rende un indispensabile strumento di consultazione e approfondimento per pratici e accademici. In un contesto normativo in costante evoluzione, il lavoro di De Cristofaro si afferma come un esempio di chiarezza interpretativa, capace di orientare la prassi e di stimolare una riflessione critica e costruttiva sulla continua evoluzione, anche in chiave futura, del diritto dei consumatori nell’Unione europea.