Estinzione anticipata dei contratti di credito ai consumatori: nuovi approdi, vecchi nodi

 

Abstract

Con la sentenza Santander Bank Polska (C-76/22), la Corte di giustizia dell’Unione europea affronta per la terza volta nel giro di pochi anni – dopo Lexitor (C-383/18) e UniCredit Bank Austria (C-555/21) – il tema dell’estinzione anticipata di un contratto di credito ai consumatori. Muovendo dall’ultima pronuncia della Corte, resa in materia di credito immobiliare, il presente articolo evidenzia le persistenti criticità che avvolgono l’interpretazione delle norme riguardanti il rimborso anticipato del debito da parte del consumatore. In particolare, si osserva che solo facendo chiarezza sul ruolo della trasparenza come rimedio per ovviare a un fallimento dell’autonomia privata, è possibile offrire maggiore coerenza agli ambivalenti approdi della Corte di giustizia.

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With the Santander Bank Polska judgment (C-76/22), the EU Court of Justice faces for the third time in a few years – after Lexitor (C-383/18) and UniCredit Bank Austria (C-555/21) – the issue of the early repayment of a consumer credit agreement. Starting from the Court’s latest decision in the field of consumer mortgage credit, this article highlights the ongoing criticisms concerning the interpretation of the rules on early repayment of consumer debt. In particular, it is argued that it is only by shedding light on the role of transparency as a remedy for a failure of private autonomy that the Court’s ambivalent approaches can be made more consistent.

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