Battersi in piazza o rumoreggiare nell’ombra? Una nuova (agrodolce) occasione di riflessione per l’impiego dell’iniziativa contenziosa prevista dall’art. 259 TFUE
É dello scorso anno la notizia per cui operatori sloveni hanno iniziato a produrre e commercializzare una nuova categoria di aceto, denominato “aceto balsamico”. Tale iniziativa ha attratto lo sfavore dei tre Consorzi a tutela dell’aceto balsamico emiliano, i quali si sono detti preoccupati che la medesima possa mettere a rischio un mercato da 1,2 miliardi di euro, rappresentando un tentativo di illegittima evocazione da parte della Slovenia dei prodotti italiani, tutelati a livello “comunitario” dai marchi DOP e IGP. A tal proposito, le Autorità italiane sono state chiamate a pronunciarsi circa la possibilità di avviare una procedura d’infrazione, ai sensi dell’art. 259 TFUE, nei confronti dello Stato confinante, volta ad accertare l’incompatibilità del comportamento sloveno con il regolamento (Ue) 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Alla luce della vicenda in oggetto, premessa una breve disamina della giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di tutela delle denominazioni protette, il presente contributo intende quindi offrire alcuni spunti di riflessione sull’impiego dell’iniziativa contenziosa di cui al richiamato art. 259 TFUE, soffermandosi in particolare sull’utilità e l’opportunità di ricorrere a tale procedura quale strumento di risoluzione dei conflitti tra Stati membri.
Per leggere l’intero articolo, clicca qui
To read the full article, click here
ARTICOLI CORRELATI
Per tag
Per data
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
« Gen | ||||||
1 | 2 | |||||
3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |
10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 |
17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 |
24 | 25 | 26 | 27 | 28 |