Matteo Aranci
Magistrato ordinario in tirocinio presso il Tribunale di Milano (nominato con D.M. 2.3.2021). Ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Diritto pubblico, internazionale ed europeo (Università degli Studi di Milano, XXXIII ciclo), discutendo, nell’aprile 2021, una tesi dal titolo Effettività del diritto dell’Unione europea e poteri sanzionatori: gli obblighi di criminalizzazione come strumento di enforcement delle politiche sovranazionali.
Articoli pubblicati su Eurojus:
- Tutela del consumatore e giudicato implicito: una coesistenza (davvero) impossibile? Note a prima lettura di Corte di giustizia 17 maggio 2022, SPV Project
L’articolo analizza una recente sentenza, resa dalla Grande Sezione della Corte di giustizia lo scorso 17 maggio (sentenza SPV Project 1503), in merito all’interpretazione degli artt. 6, par. 1 e 7, par. 1, della direttiva 93/13/CEE e 47 CdfUE. Nello specifico, con due ordinanze di rinvio pregiudiziale del 2019, il Tribunale di Milano ha chiesto alla Corte di giustizia di valutare la compatibilità, con il diritto dell’Unione europea, della disciplina processuale nazionale che, a fronte di un giudicato implicito sulla non vessatorietà di una clausola contrattuale (formatosi sul decreto ingiuntivo non opposto), impedisca al giudice dell’esecuzione di rilevare l’abusività della stessa. La sentenza – al pari delle conclusioni dell’avvocato generale Tanchev – consente alcune brevi considerazioni non soltanto rispetto al rapporto tra il principio della res iudicata e la tutela del consumatore (da sempre oggetto di grande attenzione da parte della Corte di giustizia), ma anche in merito alle implicazioni pratiche che questa pronuncia può provocare nell’ordinamento interno e nelle prassi degli uffici giudiziari.
- Le deroghe al ne bis in idem ex art. 55 CAAS (finalmente) al vaglio della Corte di giustizia
Con una recente ordinanza di rinvio pregiudiziale (causa C-365/21), la Corte di giustizia è stata chiamata dal Tribunale regionale superiore […]
- Da Roma a Lussemburgo… e ritorno: la pronuncia della Consulta sul diritto al silenzio
Con una sentenza depositata lo scorso 30 aprile 2021 (sent. 84/2021), la Consulta si è pronunciata sull’art. 187-quinquiesdecies, d.lgs. 58/1998 […]
- Il sistema sanzionatorio degli illeciti antitrust: prospettive di armonizzazione europea per le misure nei confronti degli individui?
L’articolo analizza la possibilità di un intervento di armonizzazione, da parte del legislatore europeo, del regime di responsabilità individuale per […]
- Vittorio Manes, Michele Caianiello, Introduzione al diritto penale europeo. Fonti, metodi, istituti, casi, Torino, 2020, pp. XX-352.
La locuzione “diritto penale europeo” – un tempo considerata alla stregua di un vero e proprio ossimoro – compendia e […]
- Successione di leggi nel tempo e consegna del ricercato: i requisiti per la consegna si valutano secondo la legge applicata ai fatti
- La procedura d’infrazione come strumento di tutela dei valori fondamentali dell’Unione europea. Note a margine della sentenza della Corte di giustizia nella causa Commissione/Polonia
- Il Parlamento europeo ha votato: attivato l’art. 7, par. 1, TUE nei confronti dell’Ungheria
- Brevi note a conclusione di una lunga vicenda: una prima lettura di Corte cost., 115/2018.
- Un nuovo rinvio pregiudiziale sul mandato d’arresto europeo: quale rapporto tra esecuzione e rispetto dei valori fondamentali dell’Unione?
- La direttiva (UE) 2017/1371 del 5 luglio 2017: la protezione degli interessi finanziari UE mediante il diritto penale
- Cronaca da Lussemburgo: l’udienza di discussione nella causa c.d. Taricco-bis*
- Ritorno a Lussemburgo: la Corte di giustizia nuovamente chiamata a pronunciarsi sul caso Taricco