Il presente lavoro analizza la sentenza Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. e a. c. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella quale la Corte di giustizia ha avuto modo di confermare alcuni suoi precedenti orientamenti e di affrontare in modo più specifico aspetti relativi all’abuso di posizione dominante. In particolare, partendo dall’attuale sistema normativo dell’industria dell’energia elettrica italiana e la sua progressiva liberalizzazione, il contributo illustra le principali questioni sollevate dalla sentenza. Dopo aver richiamato le conferme giurisprudenziali circa il significato di condotta abusiva ed in materia di onere della proda da parte delle autorità garanti della concorrenza, l’articolo affronta il rapporto intercorrente tra elemento psicologico della condotta anticoncorrenziale e calcolo delle sanzioni, nonché i criteri di dimostrazione circa l’esistenza di gruppi di società. Particolare importanza assume nell’esame della sentenza la relazione tra benessere dei consumatori, cause di giustificazione dell’abuso di posizione dominante e tutela del mercato, per le problematiche che possono potenzialmente interessare la concorrenza e il mercato derivanti dalla loro ammissione.